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SOGNO DEL ROSMARIN.


...Tu sai che l'arca dei tuoi Cappelletti, fuori di questa chiesa nel nostro Cimitero è posta. – Io ti darò una polvere la quale tu bevendola ti farà in guisa dormire, che ogni uomo per gran medico ch'egli sia, non ti giudicherà mai altro che morta.

Tu sarai senza alcun dubbio nella detta arca seppellita, ed io quando tempo fia, ti verrò a cavar fuori, e terrotti nella mia cella, fin che al capitolo che noi facciamo in Mantova, io vada, che fia tosto, ove travestita nel nostro abito al tuo marito ti menerò...

...Ma prima che cosa alcuna si facesse, mi parria che di tua mano a Romeo la cosa tutta intera tu scrivessi, acciocchè egli, morta credendoti, in qualche strano caso per disperazione non incorresse. – Io ho sempre frati che vanno a Mantova — fa che io aggia la lettera che per fidato messo a lui la manderò...

Dalla novella di Luigi Da Porto.


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