Pagina:Berto Barbarani, I due canzonieri, 1917.pdf/275

Sta pagina la xe stà trascrita, ma la gà ancora da vegner rileta.
CAVALCADA DE ROMEO.


...Avea frate Lorenzo, il quale per alcuna bisogna del monasterio poco fuori della città era andato, la lettera della Giulietta, che a Romeo dovea mandare data ad un frate che a Mantova andava; il quale giunto nella città, ed essendo due tre volte nella casa di Romeo stato, nè per sua gran sciagura trovatolo mai in casa, e non volendo la lettera ad altri che a lui proprio dare, ancora in mano l'aveva; quando Pietro credendo morta la sua madonna, quasi disperato, non trovando frate Lorenzo in Verona, deliberò di portare egli stesso a Romeo così fatta novella... La notte seguente verso Mantova camminò che la mattina per tempo vi giunse.

E trovato Romeo che ancora del frate la lettera della donna ricevuta non avea, piangendo raccontò, come la Giulietta morta, avea veduto seppellire...

Dalla novella di L. Da Porto.


Col tempo in moto e el vento a tramontana,
piena la testa de bruti pensieri,
saltando fossi, par trovar sentieri,
che ghe scurta1 la strada mantovana...

Pur de far presto e guadagnar 'na spana
de strada al tempo, se anca monti intieri

  1. scurta: abbrevia, accorcia.
Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:Berto_Barbarani,_I_due_canzonieri,_1917.pdf/275&oldid=70792"