contento 1. Così gli darà prova della sua assoluta devozione e impedirà ch'egli, inconsapevole, solleciti aiuto da chi aveva cínicamente abusato della giovinezza e del cuore di Adele. Felice di codesta decisione, si mostra a Marcello senza il caro ricordo che aveva costantemente portato. Profondo stupore. Egli non ne prova letizia alcuna, anzi manifesta un senso di accoramento, che a poco a poco s'accende e diviene ira e rampogna. Quando poi sente che Emma s'è imposta quel sacrificio dubitando ch'egli sia geloso del povero Stefano, tanto s'accalora nel sostenere che la memoria dei morti non può, non deve offendere l'anima dei vivi, ma solo renderla più mite e più buona, che Emma comprende. Allora, desolata, temendo di non poter strappare dal cuore di Marcello la rivale inafferrabile, in un impeto di rivolta contro quell'ingiustizia, si lascia involontariamente sfuggire un'allusione al segreto di Adele...
La separazione dei due non è completa, ma l'intima consuetudine s'interrompe. Marcello va affannosamente alla ricerca della verità e arriva presto a raccoglierla, non tutta, dalle labbra di Andrea. Senonchè la verità, invece di offenderlo e di sviare il nuovo corso de' suoi sentimenti, non fa che accrescere e quasi esaltare la sua pietà verso Adele, della quale misura col pensiero tutte le sofferenze e gli spasimi occulti. Preso dai rimorsi, egli spera di trovare un sollievo togliendo la figliuola della morta agli estranei cui era
- ↑ Cfr. Atto I, scene VI e VIII — Atto II, scena VIII.