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Qualità del testo: sto testo el xe conpleto, ma el gà ancora da vegner rileto.
El Cingano
XVIII secolo

 Edission original:   

Collezione delle migliori opere scritte in dialetto veneziano, Volume sesto: Apologhi di Francesco Gritti, a cura de Bartolommeo Gamba, Venezia, al negozio di libri all'Apollo, dalla Tipografia di Alvisopoli, 1817

 Fonte:

Indice:Collezione delle migliori opere scritte in dialetto veneziano 6.djvu

Edission e fonte ▼
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EL CINGANO


L'altro dì in mascara
     Son in Piazzeta,
     E vedo un bozzolo
     4A la Lozeta.
Sora tre tavole
     Sui cavaleti
     Montava un Cingano
     8In manegheti:
L'aveva a latere
     El so simioto,
     Tre o quatro scatole
     12Col so ceroto,
E unguenti e balsami
     Per la matrice,
     E do mandragole
     16Con tre fenice.
Mi, che i spropositi
     Pago a contanti,
     Secondo el solito,
     20Me fico avanti.
Dopo el preambolo
     Za consueto,

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     Vedo ch'el furega
     24In t'un sacheto,
El cava un rodolo
     De bozetine,
     Che 'l basa in estasi
     28Come divine;
Po el dise al publico
     Proprio cussì;
     No meto virgola
     32Che sia de mi.
Vengano, veggano,
     Nobili signori,
     Gravi filosofi,
     36Dotti dottori;
Voi metallurgici
     Drappeli invitti,
     Voi della idraulica
     40Padri coscritti;
Veggano, ammirino
     Con riverenza
     Il capo d'opera
     44Della sapienza;
Corrano, spieghino
     L'arcano eccelso,
     Ignoto a Ipocrate,
     48E a Paracelso;
Quest'è una polvere
     Bis-magistrale,

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     Rimedio mistico
     52Per ogni male;
Ella dà a' stupidi
     Senno e valore,
     Ai più colpevoli
     56Fama di onore,
A le fredde Ecube
     Caldi galanti,
     A' flosci Nestori
     60Tenere amanti,
Ai pazzi il premio
     De la saviezza,
     A le Tisifoni
     64Dà la bellezza;
Per questa polvere,
     Chi usar ne sa,
     A' fergi, titoli,
     68E sanità;
Da Roma al Messico,
     Dal Cairo al Dolo,
     Pregato a lagrime,
     72La vendo io solo;
Pur, viva l'Adria!
     Qui ne fo scialo,
     E per un talero
     76Ve la regalo.
Fenìa la predica
     Tuti va via,

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     Perchè de taleri
     80Gh'è carestia;
A mi mo el recipe
     De le bozzete
     Me pol: ghe colego
     84Diese lirete.
Curioso esamino
     La mia spesona,
     E quei del bozzolo
     88Za me sbufona.
Svodo la polvere...
     Tantin zaleta...
     Pazienza... tripolo...
     92O pur faveta...
Ma in quel, mo, in gondola
     Da la Zueca
     Vien Belicopulo
     96Mestro de Zeca;
E mi va, e mostreghe
     Quel spolverin...
     La gera polvere
     100D'oro, ma fin!
Me l'à quel zingano
     Ficada in man.
     Oh che satirico
     104De zarlatan!

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