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el mio frescùsene1
cossa galo el mio spirità, el mio spasemà?2
el mio storto dal Dolo3
el mio gobo su l'oca4


Vien qua, el mio frate5
benedeto el mio furlanoto6
caro quel pacion; caro quel paciòto
caro quel bombason7
la mia bòndola, bondoleta
la mia bròmbola, bromboleta8
andemo da la gnagna (zia), el mio tondolin
el mio bodolòto
el mio ganassotto, ganasson; care ste papote, care quele sgionfone9

  1. Lattime. Lo chiama col nome del male che ha, che è come lo avesse lei stessa.
  2. Quando ha gli occhi spalancati per la paura.
  3. Che cammina contorcendosi sgarbatamente. Detto però ad un adulto, vale furbo, astuto.
  4. Gibboso, come si vede nel giuoco dell'oca, cioè in quella tavola divisa in 63 caselle, in alcune delle quali sono dipinte alcune figure, tra cui questa.
  5. Questa e le voci che seguono (non ce n'è penuria) si riferiscono al bambino florido e prosperoso. Eccotelo un frate dalla grossa collottola.
  6. E adesso un furlanotto, cioè un di que' tarchiati e rubicondi ragazzi friulani, tutti forza e salute, che calano d'inverno nella nostra città a camparsela col rivendere mele cotte e pasticci e panini gialli o zaleti.
  7. Senti che morbidezza di carni, pari alla bambagia (bombaso). Star nel bombaso vale, come in lingua, stare in sul grasso, o appunto nella bambagia.
  8. Bòndola o bròmbola varietà di salsicciotto a forma di palloncino.
  9. Di guancie carnacciute.
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