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memoria, e fonte di erudìmento, in una più facile maniera di apprendere; nella tradizione.

Dove si voglia ritornare col pensiero alle epoche del medio evo, trovasi per lo più una specie di tradizione popolare associata alla poesia ed al canto. Una folla di menestrelli, giullari, trovatori, dov'erano banchetti o tornei, accorrevano trionfanti coi sonagli ai piedi ed al berretto, celebrando lietamente al suono del liuto o dell'arpicordo, le gesta dei più famosi guerrieri e capitani del loro tempo. Ed il popolo raccoglieva con avidità le impressioni di quei ritornelli; apprendevanle a memoria; se le trasmettevano come in retaggio di padre in figlio, formando così dei volumi di storia viva e parlata; sicchè ben di sovente trascorrendo per le vie delle città, udivi uscire dalle fumose officine e dalle taverne, le glorie del tuo paese, sposate a facili e gaje cantilene.

Specchio fedele, ed interpreti delle opinioni e del valore di un popolo erano que' canti; e non avveniva di raro che pochi versi soltanto bastassero a concitare all'armi a mille a mille i cittadini. Udivansi, in luogo di vuote e licenziose canzoni, parole di generoso sdegno, eccitamenti magnani-

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