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     Non mi sorprende punto,
     865Che lo spirito, i sali, le facezie
     De' scrittori flogistici del secolo,
     Che nemici dell'ordine, e abusando
     Del nome di filosofi san dare
     Alle intenzioni le più rette e pie
     870Sensi bistorti, maliziosi, oscuri,
     Abbian saputo prevenire il mondo
     Contro di noi così ch'ella non creda
     Di cimentar per ora
     L'autorevole sua protezione
     875In favor nostro, ed anzi
     Non so negare la dovuta lode
     Alla sua saggia previdenza, tanto
     Sempre opportuna, e in questi tempi poi,
     Veda, Eccellenza, necessaria troppo
     880A l'uffizio geloso che sostiene,
     Nè mi aspettava meno dalla nota
     Desterità dell'Eccellenza Vostra;
     E per questo, com'ella à ben veduto,
     Io titubava... ma in un altro istante,
     885Quando procurerò darmi l'onore
     Di umiliarle a palazzo i miei doveri,
     Degnandosi ascoltarmi, spero ch'ella...


„Ben; se la crede de sperar, la spera
     Che chi vive sperando... ma fa tardi,
     890E donca rinovando,

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