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Bevuto il suo caffè da me si parte
     E si accosta alla macchina quadrata;
     Separa alcuni fili e li comparte,
     Ed apre un finestrin sulla facciata;
     Io m'accosto a guardar da quella parte,
     E veggo una distanza smisurata,
     E parmi di sentir di qua e di là
     Il tamburo suonar tarapatà.

E sento a dir dal bravo Pasqualin:
     Vederano da la prima veduta
     Amor, che xe vestìo da fantolin
     Al trotolo ziogar con una puta;
     Ma ela, che no gh'àno sto morbin,
     Se tira da una banda, e no se buta.
     Amor ghe dise: Premi, vita mia,
     E la puta stalisse, e fuze via.

E vederano abiti e diamanti,
     E un monte de ducati e de zechini,
     E vederano i cavalieri amanti
     Che fano i ganimedi e i paregini,
     E questi sono tuti quanti incanti
     Che fano a la dongela i diavolini;
     Vederano che lei si fa la croce
     E tuti quanti scampa via veloce.

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