Ton. Ghel darò mi, col vedo.
Giul. Vedrai, che di me trema.
Ton. (L'è Donna, che fa fredo.)
Giul. Ma, Tonina, ricordati che una finzione è questa.
Ton. Che serve? s'intendemo. Acqua, ma no tempesta.
Giul. Scrivo dunque ad Ottavio di far quel, che proponi. [1]
Ton. Che i se lassa magnar, licenza ai macaroni. [2]
Fine dell'Atto Secondo.