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“Scena VII. Il conte Giacinto e Doralice.„ Vediamo un po'.
Legge.
“Sentite, Doralice mia, due donne che gridano sono come due porte dalle quali entra furiosamente il vento; basta chiuderne una perchè il vento taccia„.
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Ecco per esempio un bel pensiero che può farmi onore all'ohasione.
Nene
entra mestamente leggendo una carta.
Solo, soletto, signor Ubaldo?
Ubaldo.
Ero immerso in certi studi. (Eppure questa vecchietta mi è simpatica. Mi rammenta la mi' povera nonna).
Nene.
(Come el me varda! Eh! Stavolta no ghe xe dubio, me marido). Lei studia sempre; sempre el se impenisce di sapienza.
Ubaldo.
Quando il cuore è amareggiato trova un conforto negli studi.