I primi studiosi che identificarono la «Dona Lombarda» con Rosmunda, regina dei Longobardi, furono all'insaputa l'uno dall'altro Cesare Correnti nel «Nipote del Vesta Verde», (1856) e Costantino Nigra.
Cesare Correnti, così scriveva: «Come non fremere alla funerea melodia della romanza di «Dona Lombarda» e che è quasi un languido ricordo della terribile Rosmunda?»
Costantino Nigra, due anni dopo, s'accinse ad assegnare a «Dona Lombarda» il posto d'onore, nel suo poderoso volume di Canti Popolari del Piemonte1 «Per la tragica altezza dell'argomento e per l'efficacia con cui questo è svolto — la canzone di «Dona Lombarda» può sostenere il paragone coi più lodati modelli della poesia popolare di ogni paese». E ancora: «In tutte o quasi tutte le lezioni — sieno esse Piemontesi, Lombarde, Emiliane, Venete, Marchigiane, Toscane o Romane, ricorre il nome di «Dona Lombarda - il quale
- ↑ Canti Popolari del Piemonte - pubblicati da Costantino Nigra - Torino - Loescher, 1888.