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NOTA.

È una ballata di ciliegie!

È il sogno di un giovane collegiale.

L'ambiente puramente fantastico di questo lavoro, si finge al piede dei poggi veronesi della valle dell'Alpone, ricca di frutteti e che possiede una caratteristica parlata campagnola carezzevole e di sapore romantico e cavalleresco.

L'indovinello al quale si allude nell'undicesima ottava, nella lezione veneta, dice precisamente così:

«Alto, alto, belvedere,
cinquecento cavaliere,
con la spada ritirata
e la testa insanguinata».
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