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Testo Versione letterale e costruzione diretta
EL SALUDO DE UN TRENTIN AL NOSTRO ADESE
IL SALUTO DI UN TRENTINO AL NOSTRO ADIGE

Cori, o Adese! va! da soto i ponti
     cánteme, qua, l'eterno to bel canto;
     lava, passando, i me dolori sconti 1
     dona a l'anima mia tuto ’l to incanto...
cori, o Adese, fa Verona bela;
     e 'l to saludo porta al mar lontan!
     ti te si' de l’Italia sentinela
     nastro che liga i Rezii monti al pian 2.

De sóra a Trento vien ’na vose santa
     de libertà, che sangue l’è costada;
     ma ancò de la vitoria ’l gode, e canta
     l’Adese, par tuta la contrada.
— Canta la to canson, Adese verde,
     canta le to memorie e 'l tuo bel çiel;
     mentre che al mondo tuto qua se perde,
     solo ’l to canto el ne resta fedel! —

El Trentin redento

Corri, o Adige!, va! tu cantami di sotto ai ponti il tuo eterno bel canto; tu lava, passando, i miei nascosti dolori, e tu dona tutto il tuo incanto all’anima mia:
— Corri, o, Adige, fa bella Verona; porta il tuo saluto al mare lontano! Tu sei sentinella dell’Italia, e tu sei nastro che lega i monti Rezii al piano.
— Da l’alto di Trento viene una voce santa di libertà, che ne è costata sangue, ma oggi gode e canta per la vittoria l'Adige qui per tutto il territorio.
— Tu canta la tua canzone, o verde Adige; canta le tue memorie e il tuo bel cielo: mentre tutto qua al mondo si perde, solo restò a noi amico fedele il tuo canto!
  1. sconto ― nascosto, agli altri celato: dal verbo scondar ― nascondere: e la forma avverbiale «de scondòn» ― di nascosto.
  2. Nota di storia e geografia:

    I monti Rezii, o che si voglia dire dell’Alpe nostra Retica (latino: Retia, Rescia, e quindi passo della Rescia), segnano lo spartiacque fra noi e le terre straniere; di là scesero i primi abitatori della gente veneta ed in particolare delle nostre popolazioni montanare. Qui veramente il «nastro che lega» la regione Retica e tridentina al piano sta per indicare quel legame e quell’affetto che unisce noi ai monti, ai nostri vicini, di là donde scese la gente nostra. Anche per questo ci è caro l'Adige, per le sue verdi acque, per le sue memorie, per la bellezza di cui accresce Verona; per
    questo tutti i Veronesi, del monte e del piano, si dolgono della minacciata impresa d'un progetto che toglierebbe molta acqua al patrio, rapido, fecondo fiume.

    Nota di grammatica, regola generale:

    Ti te si' de l'Italia ― tu sei dell’Italia; da notare quella forma dialettale pleonastica con raddoppiamento del pronome, quasi allo stesso modo che in alcuni luoghi della Toscana così ripetesi: «Quello che te tu dici... ». Nota pur dopo l’altre espressioni: «Te tu lo sai», ed il francese: «Moi je le dis». ― Veggasi in fine del vol. la pagina sull'uso dei pronomi, nelle differenze tra l'italiano e le forme vernacole.
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