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dendomi il titolo, che so io, di Vostro Poeta, permettiate che io vada talora nella Vostra cucina a sfamarmi, sarà da me risguardato, vel giuro, come un segno di generosa dimestichezza, e di umanissima affabilità.

Sedotto dalla forse vana speranza di buscare un regalo, sarei venuto a presentarVi la Dedica, e la Commedia io medesimo; ma siccome io m'ho un vestito da vero Letterato moderno, cioè ricucito a più pezzi di vario colore come una spezie d'Iride, o di Arlecchino: e so che Voi, Eccellentissimo Signore, non Vi affacciate alla finestra per non bruttarVi l'occhio col vile e melanconico aspetto degli Accattatozzi cenciosi, che hanno la barba lunga, qualche insetto antropofago, e, quel ch'è peggio, l'intollerabile audacia di esser Uomini come Voi;

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