Pagina:Raccolta di proverbi veneti.djvu/369

Sta pagina no la xe stà gnancora trascrita.

355 PROVERBI DEI SETTE COMUNI VICENTINI Dorbeck net in bolf ba de slafet. Non sVegliare il lUpo che dorme. Bear acketsiCH de nasa, boplütetsich 'z maul. Chi si taglia il naso, s'insanguina la bocca. Ba 'z net prünnet, plasetsich net. Dove non bruccia, non si soffia. Leschen 'z voar mit öle. Spegnere il fuoco coll'olio. Der taüvel schaizet saldo af an grozen aufen. Il diavolo caca sempre sul mucchio più grande. Der hunger traibet 'in bolf auz 'me balle. La fame scaccia il lupo dal bosco. 'Z ist nicht raitan saldo af ana kua. È nulla cavalcar sempre una vacca. Armez dez maüsle ba de hat a löchle alloan. Povero quel topolino, che ha un solo buco. Main heart ìst meror bedar gold beart. Il mio focolajo, val più dell'oro. Straiche dich nach der decke. Stirati secondo la coperta. Mit aneme fluge mache zbeen börfe. Con un aratro far due solchi. 'Z ist zu spehte slozzen de tüar benne de kua ist auz 'me stalle. È troppo tardi chiuder la porta quando la vacca è fuori della stalla. Zu tische saldo in mitten, vom ploaden verno bait. A tavola sempre nel mezzo, dalle liti ben lontano. Bear steht au pame mahn, dear ìst hörtan an braber man. Chi si alza colla luna, è sempre un brav'uomo. Schot, Schot, zu misse. Here, ich man net gehn. Schot, Schot, zu tische. Here ich pin hia. Zoppo, Zoppo, a messa. Signor non posso andarvi. Zoppo, Zoppo, a tavola, Signor son qui. Bear süchet, vinnet. Chi cerea, trova. Übel gavunt, a so garunt. Mal guadagnato, così consumato.

Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:Raccolta_di_proverbi_veneti.djvu/369&oldid=71850"