360 PROVERBI DEI SETTE COMUNI VICENTINI A cloaz Vöarle machet koana lichte, 'z man machen an grozen prant. Piccolo fuoco non fa luce, potrebbe produrre grande incendio. Pulten un käse ist 'z lebèn vomme schafer, bind un regen maker net gasegen. Polenta e formaggio, è il vito del pastore, vento e pioggia non può vedere. Bear dor den rechten bek geht, stozet net in de stone. Chi va per la retta via, non incespica aei ciotoli. 'Z mütz sain a kalter binter, 'az der bolf vretze an andern. Convien che sia un assai freddo inverno, perché un lupo mangi l'altro. Bear übel borratesich, hat in allez sain leben ganug zu nagen. Chi male si ammoglia, ha abbastanza da rosicchiare per tutta la vita. Haüte roat, un morgen toat. Oggi rosso e domani morto. 'In narren, un 'in kindern ist net zu boroazen. Non si promette al pazzi ed al bambini. An ilchar boaz baz da sidet in sain haven. Ciascheduno sa quel che bolle nella sua pignatta. Schneider ba de borgizzet zu machen 'in knof, borliart 'in stich. Sarto che dimentica a fare 11 nodo perde il punto. De pucha machet un traget net piarn. Il faggio non produce, nè porta pere. Der pomo lazetsich pogen darpai ear ist noch junk. L'albero ai lascia piegare finché è ancora giovane. Gajukandar stoan, un gaprechtan boart, kearnt net mer ersenk. Sasso gettato, e parola detta non ritornano indietro. Anema haven ba de sidet, de katza nägersich net. A pentola che bolle, il gatto non si avvicina. De gavissekot voname armen manne, de schönekot vonander hurren, un de stärchekot voname taberchar char saint nicht gaschezt. La saggezza del povero, la bellezza d'una prostituta, e la fortezza dell'operajo, non vengono apprezzate.
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