Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 1.djvu/111

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     Conti spropositai
     Me vedo da per tutto e conti tali,
     Che mai più no go visto i conti eguali.
     De tanta indiscrettezza indispetio
     Avendo mezzi de trasporto pronti,
     Son da de là partio,
     Ex toto corde maledindo i conti.
     In viazzo eccome ancora
     Vagante qua, e lá,
     Formando conoscenze
     Sentindo novità.
     Me buto alla montagna,
     Discendo dopo al pian,
     Ancuo son in sto logo,
     Nell'altro son doman.
     Me fermo, e senza incorzarme
     A Ceneda mi son.....
     Quel sito insin da picolo
     Xe stà la mia passion.
     No xe Ceneda el logo,
     Che invidi a soggiornar per longo tempo,
     Quei che alla moda dar vorave un sfogo,
     Che splendido ricerca un passatempo.
     Ceneda xe un paese,