Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 1.djvu/115

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     Che dispute, e sussuri!....
     Per cossa no lo so.
     Forse?.... ma no l'immagino,
     Sariela gelosia,
     Che a Serraval la sia,
     E a Ceneda po nò?
     Eh giusto, giusto; per sti affari qua
     De minimo valor, no se disgusta
     Do confinanti incivilie città.
     Ste cosse no le credo,
     Gnancora se le vedo,
     Nè picolezza tal supono in elle,
     Che nel tratto cordial trovo sorelle.
     Eccome a Conegian de troto averto,
     Dove dopo d'aver subìo un esame
     Del camarier, che gera incaricà,
     De saziar sul mio conto,
     La squasi natural curiosità,
     M'ho messo in viazzo per la patria mia,
     Della qual la memoria,
     Me sta sempre nell'animo scolpìa.
     La viva smania de rivarghe, oh come
     Longo el mio viazzo comparir facea!
     Al vetturin intanto