Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 1.djvu/24

Sta pagina la xe stà trascrita, ma la gà ancora da vegner rileta.


Che me consegna al medego
     Perchè la spezieria,
     All'ombra del so credito
     Continui a prosperar.

Dopo qualc'altro numero
     De vicendine credo,
     Poder formar l'intrinseco
     De qualche bona azion.

Ma destinada ai povari,
     Invece mi me vedo
     Persa nel fango, e misera
     Lassada in abbandon.

Mi svelto interrompendola
     Ho fatto che la creda
     D'esser per via retissima
     Rivada al so destin.

Cussì finisce el dialogo
     La magica moneda,
     Che baso assorto in estasi
     E metto in sacchettin.