Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 2.djvu/108

Sta pagina la xe stà trascrita, ma la gà ancora da vegner rileta.

Studiava l'etica
     Questa de quà,
     Ipocondriaca
     St'altra de là,
     E squasi misere
     Tutte per lu.
Naturalissimo
     Che andando avanti
     Schiave facendose
     Tante galanti,
     Ghe avesse el tossego
     Da capitar.
Cossa se penselo?...
     Nol credarè;
     Pur fedelissima
     Storia la xe:
     Pegni ridicoli
     Lu dà d'amor,
E immaginarvelo
     Saveu per chi?
     Per na gobissima
     Longa cussì,
     Da star in tavola
     Drento a un deser.