Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 2.djvu/14

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     Perchè i generi vegna, e manco cari.
Esatta la presenta
     Un quadro immenso dove scritti resta
     I prodotti dell'anno,
     Restai netti da secco, e da tempesta;
     La mostra un fiero affanno,
     Vedendo, che se tenta
     De farla comparir presso i pitocchi,
     Come la dea, che ga forse interesse
     Nei monopoli, e nei mortali stocchi.
Sto quadro cussì esatto
     Euclide ghe l'ha fatto:
     L'ha controllà Archimede,
     E Astrea degna de fede
     (Almanco in quel momento)
     Un vidit nel foggio,
     Per più farlo legal ga messo drento.
Mostradi i so allegati,
     Dove, che a conti fatti,
     Risulta che ghe giera,
     Mercanzia sufficiente
     Per poder soddisfar tutta la terra,
     Messa de Giove arente
     Scalmanada la parla in sta maniera.