Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 2.djvu/17

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     Scordando la costante,
     E natural in lu grave apatia,
     Fatto un esordio de stranui potenti,
     Cussì el s'esprime in sti ristretti accenti.

     » Dopo che m'avè dito
          » Sta filastroca intiera,
          » Tutto vedendo ho visto,
          » Quel che se stilla in tera,

     » Conosso ah! sì pur troppo,
          » Che ghe de st'intriganti,
          » Ma mi li go in registro,
          » Credèlo tutti quanti.

     » Go un tacuin immenso,
          » Dove ogni dì li noto,
          » Ste pur tranquilla, o cara
          » Che gnente a mi xe ignoto.

     » Propono anzi un castigo,
          » Da darghe a sti signori,
          » Ch'esercita l'usura,
          » Che fa da incetadori.