Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 2.djvu/79

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Solo che questo mostri el so pennello
     Mille in silenzio desiderj el tien,
     Nè sul viso de questo, oppur de quello
     A dar colori el vien,
     Mentre con ogni studio, e precauzion,
     Se lo distrae dal far sta operazion.
All'incontro in città l'è sempre in ziro
     Pennellando dei visi inutilmente,
     Se nol riva a cavar gnanca un sospiro
     Dalla sfazada zente,
     Per la qual senza aver dei risultati,
     Del color l'ha dà fondo anca ai pignati.
Per sta rason le fie fa da civette
     Senza provar la minima vergogna,
     Le mamme sulla crozola le mette,
     Le fa quanto bisogna
     Per condurle prestissimo nel caso
     De far po quel che per prudenza taso.
La moda ha d'Imeneo diviso el regno,
     La moda che i marii tanto deturpa,
     E guai che la se metta in più d'impegno
     Allora le ghe usurpa
     Delle nove provincie, e la finisse,
     Che Imeneo sicurissimo fallisse.