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Che se lagna pur quelli, che fà guera,
    Che fà andar tanta zente sotto tera;
                        18In t'un'altra maniera

Mi penso, e la me par più sana,
    Perchè accresso cussì la specie umana.
                        21Quelli no se condana,

Che porta in le Città tante amarezze,
    E se condannerà chi le allegrezze
                        24Porta, e mille dolcezze?

Chi no invida alle stragi, alle rovine,
    Ma a goder le so care Parigine,
                        27Nò sentai sulle spine,

Ma sora un bianco, e delizioso letto
    A toccar qualche Mona, o un bel culetto?
                        30Oh concento, oh diletto!

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