ra cotta si radunavano nelle fraglie di questo nome, che avea per impresa un boccale. Il loro ridotto era a San Pietro, nella cui parete esterna anche oggidì vedesi una bella pittura che li rappresenta.
Bogna, contrazione di Bisogna. Voce oggigiorno del contadino. Bogna che tutti vivamo l'ha sempre in bocca.
Botte. Oltre a significare il vaso che tiene il vino, ha quello di vòlto sotterraneo per dare sfogo alle aque. In questo significato dicesi anche tombino; ma nè l'uno nè l'altro fu registrato dal Boerio. La espressione è antica, e l'abbiamo all'anno 1264. Unam bottem in hora Longariae. — Essere in una botte di ferro vale essere al sicuro; è una esaggerazione dei corazzieri, che passò in proverbio. Ebbi cura particolare di tener nota delle espressioni militari che durano nella lingua, per dimostrare come fosse un giorno belligera questa mia patria.
Bozzetta. Voce che va perdendosi, in senso di misura di grano. Lodovico Povegliano 1577: Molendinarius pro quoque stario debet unam bozzettam. In qualche molino pedemontano odesi ancora.
Bragagné. Maneggiar con destrezza, ed anche squadernare (vedi Poesie di Menon, Begotto e Magagnò, pag. 4 e 26). Oggidì va perdendosi questa voce, che pure s'ode ancora nel senso di uomo imbrogliato.
Bragolo. Animale bovino, neonato, troppo grosso, che macellato si tiene fra le carni inferiori (vedi Proclama Municipale 1849).
Brazzadei, plurale di Brazzadello, specie di pane o focaccia, che si fa in forma di anello, come il buzzolà. Bracce era una specie di favoerrata corrige originale appo i Galli, il quale alcuni sono d'opinione che fosse l'Hordeum distycum, ossia la nostra Orzuola, o Scandela, o forse la Scandola di Plinio. Pontedera, botanico ed archeologo Vicentino, nel Tomo I. pagina 30, Opere postume, è di opinione che quel Bracce sia padre dei nostri Brazzadei. L'editore della Biblioteca Italiana, Num. XXII. pagina 94, lo contradice asserendo che Brazzadello altro non è che la traduzione di Braccioletto; ma è d'avvertirsi che in Vicenza si dice Brazzaletto all'anello del braccio, e che perciò Brazzadello è parola da quella distinta. Si noti in aggiunta, che molte cose mangiative hanno la desinenza in ei; per esempio, Grattadei, Figadei, Murei de luganega; e i Veneziani Pan semolei. Forse che in quell'ei s'asconde la voce esus?
Breganze. Nome di paese che sa del Celtico, come molti de' suoi vicini, Maragnole, Salcedo, Drigo, Fara, ec., in mezzo ai quali sorge improviso Mason, ossia Mansio, posta Romana. Declinasi Bregantiae Bregantiarum. È osservabile che l'Astico divide questi nomi Celtici da un'altra follata di Latini od Etruschi che sono al di là verso Vicenza: Lupia dall'Etrusco fossa; Povolaro, ossia popularium, Vigardolo, ossia piccolo vico; Doville, ec.
Brendola. È nome Celtico di villaggio, che si declina Brendulae Brendularum; indizio ch'era Pago, ossia Capo-luogo di molti paesi. È curioso osservare che come Mason, voce Romana, sorge fra molti paesi Celtici (vedi Breganze), questo Celtico sorge fra molti Romani: Altavilla, Montebello, Lonigo, Creazzo, ec., gli stanno d'intorno.
Brighe. Pigliavasi in buon senso nel secolo XV., onde il Testamento Proto dice: Tra li homeni che sostien le brighe e le fation del Comun de Salzeo.
Brombielo. Scarafaggio di color cannellino, che vola assai. Apparisce in primavera, ed è ghiotto dei germogli delle viti. In alcuni anni portò calamità al prodotto del vino, onde i contadini sono solleciti nel perseguitarlo a suo tempo. La sua apparizione è così dolorosa, che più lapidi scritte la segnalarono quà e là nel Territorio. Quando il Timacchio passava per Villaversa si osservava che il Brombiolo restava al di là di esso torrente. Forse è lo stesso che il descritto da Boerio; ma la sua storia appo noi è diversa.