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tadini. Ballar un verso vale per essi ballare un poco. Essi ricordano del quando la canzone regolava la danza.

Vexi. In senso di parenti trovasi nel Testamento Proto. Neppur quì sapre' io dare un'etimología soddisfacente. Forse la radice sta nella parola Vico, e l'ultima reliquia di questo derivato è nella voce Vexinia, pur oggi perdutasi, cioè radunanza comunale politica.

Vi. Accorciativo di Vite meccanica o vegetabile. È anche suono imitativo del canto di un uccelletto. Quand'è che il verno finisce, i reattini cominciano a stormire fra le secche siepi, ripetendo il loro simpatico vi vi. È allora che il contadino in quel ronzío, in quel canto si sente chiamato a preparare la campagna col motto dell' uccelletto, che tra il suono dell'ale e della voce pargli dica: Vi vi brusca la vi.

Viazzola. Piccola via. Voce antica del secolo XV.

Visolla. La vite vegetabile.

Visinello, od anche Bisinello. Piccolo vento impetuoso, turbinoso. Dicesi anche d'un fanciullo vispo.

Z

Zaupa. Gioco che si fa soltanto con un piede solo, che dicesi anche a piè zotto.

Zeoldo. Derivato da Zeola, cipolla. Dicesi ad un tale per opere e ciarle raggiratore, di cui difficilmente si conoscono i fini; e dicesi anche di un affare, da cui non si trova il modo d'uscirne.

Zimeria. Luogo delle fabbriche di panni-lani a Schio, deputato a quelli che cimano le pezze di essi panni.

Zimolare. Levar le cime.

Zira. Luogo che trovasi di spesso così nominato, e ci ricorda una particolare fortificazione del medio-evo.

Ziroico. Chirurgo. Voce antica, non per anche spenta.

Zirone. Nome di fortificazione, che si trova nelle castella Vicentine unitamente alle Torri, al Terraggio, al Doglione, alle Fratte, alle Zavatte, Cortine, Guarde, Tanaglie, ec. Questo nome avea in Vicenza la torre che nel 1540 diceasi dei tormenti, ed oggi delle prigioni. Muratori (Dissertazione XXVI.) dice che il Girone cingeva una parte interiore della fortezza, per potervisi ritirare, se la rocca era presa.

Zola. Capretta. Trovasi nelle Poesie di Menon, Begotto e Magagnò, pag. 56.

Zoso. Vale Giù. I Veneti dicono Xoso. Trovasi in un Documento del 1277. Incipit fossatum, et vadit zosum usque ferit in flumine Tribolli. (Vedi Maccà, Tom. VI. pag. 409.)

Zugià. L'assillo per movere i bovi. Vitruvio c'insegna che i Greci chiamano Zugià il carpine, perchè con questo legno facevano i gioghi degli animali, appellati Zaga (vedi Toselli). Il Boerio registrò nelle Giunte Agugià nel senso dell'assillo; e se la sua pronuncia è la vera, è facile indovinare la certa etimología della nostra parola, più che dall'erudita del Toselli.

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