Il Becelli nella sua dotta Opera Della Novella Poesia ec. (Verona, 1732, in 4., car. 265) notò quanto segue: „In lingua veneziana altresì sono famose le Poesie del Businello, e tutto giorno si odono Canzonette in cotal lingua cantate, alcune delle quali hanno vaghezze e grazie singolari; nè alla nostra veronese lingua è mancato il suo poeta, qual fu Lorenzo Attinuzzi” Di questo Attinuzzi registrò appunto il Quadrio la edizione seguente: Bizzarrie poetiche; Verona, Domenico Rossi, 1704, in 12.mo.
7. Angelico, Gabriele, Vicentino, Rime.
Il Mazzuchelli all'Art. Angelico, Michelagnolo, scrisse che restano di lui Rime burlesche in lingua toscana antica, e in istile pedantesco, e altresì in lingua veneziana, il che però non è confermato dal p. Calvi ne' suoi Scrittori Vicentini ec., il quale osservò, che due Autori vicentini vi furono collo stesso nome di Michelagnolo Angelico, al più vecchio de' quali soltanto attribuì qualche poesia pubblicata in lingua rustica. Esso p. Calvi registra poi Gabriele Angelico, il quale fiorì verso il 1640, e di cui non pochi Componimenti a stampa riporta, ma tutti in lingua rustica vicentina composti.