edizione, mi assicurò che assai volte n'ha trovato franco lo stile, e che qualche Discorso, al popolo ebreo sente di forza e di eloquenza.
16. Cacia, Padre, Satire.
Non mi è riuscito trovare notizie di questo scrittore, nè so neppure a che Ordine religioso egli appartenesse. Visse alla fine del secolo decimosettimo, il che si conosce dalle persone che nelle sue Satire si trovano ricordate. Nel Vol. XI della Collezione de' Poeti in Dialetto Veneziano ec. leggesi la sua Satira int. la Ipocrisia. M'è venuta or ora alle mani la Satira medesima, sott'il titolo: L'Ipocresia smascherada in versi, Poesia di Anonimo Autore in lingua veneziana; Ven. Fratelli Casali, 1797, in 8.vo, e quest'è la Satira medesima in molti luoghi mutilata, tuttavia con qualche quadernario che non istà nella edizione più recente. Non è qui prezzo dell'opera l'instituire confronti tra una e l'altra in un Componimento di sua natura triviale. Altri scrittori del poco pregio del p. Cacia, e dello stesso tempo, furono un prete Giambatista Grotto, un Badoer, un Mocenigo ec. le cui rime non so se siensi pubblicate colle stampe.