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morte d'un Cane vicentino, impressa in Venezia, Poletti, 1749, in 4., in cui sta un Componimento in lingua rustica vịcentina di Giambatista Canati.

3. Bertoldo, Bertoldino e Cacasseno tradotti in lengua veneziana. In Padoa, Zambatista Conzati, 1747. In 8.vo con figure.

Nel frontispizio è il nome del traduttore indicato dalle sole iniziali I. P.; e fu Isepo (Giuseppe) Pichi avvocato veneziano, che, nominato Vicario Pretorio in Padova, vi stabilì il suo domicilio, ed ivi finì di vivere di anni 75 nel 1755. Nelle Novelle Letter. di Venezia (an. 1755, c. 256) si soggiugne, che il Pichi scrisse pure una Commedia ed altri Componimenti parte manoscritți e parte stampati in varie Raccolte, e che lasciò morendo, tra i molti suoi scritti a penna, una Traduzione delli Sei Primi Canti dell'Eneide in lingua veneziana. È da lamentare che questi Canti siensi smarriti, poichè possedeva l'Autore ricca fertilità di pensieri, abbondanza di sali e facilità di metafore, come ne fa prova questo suo travestimento del Bertoldo. Vediamone un'ottava nel testo toscano e nel veneziano (Canto 1. St. xvi), in una parlata fatta al Re da Bertoldo:

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