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sapore e una certa urbanità che Cicerone medesimo diffinir non sapeva. Finezza di lineamenti, proporzione di parti, vivacità di colori, schiettezza, facilità formano il suo distintivo carattere; la continua moralità poi, di cui egli fa sì buon uso, è un fino e delicato atticismo anzi che un sale brusco e mordace”. Tenne dietro a quest'elogio la stampa fatta d'altro Componimento, intitolato La Invidia; Padova, Bettoni, 1810, in 16., che consiste ne' due Apologhi, l'uno Titiro e'l Rossignol, l'altro El Paon, le Anare e'l Merlo, con una Introduzione al principio, ed un Epilogo al fine, che furono ommesse nelle posteriori ristampe. Al bello elogio fatto al Gritti dall'Anacreonte bassanese può formar qualche velo quell'abuso che nel suo scrivere si trova di motti e di arguzie francesi, essendosi l'Autore voluto talvolta modellare sulle poesie brillanti di Florian, di cui egli andava specialmente invaghito.

6. Lamberti, Antonio, le Quattro Stagioni Campestri, e Quattro Cittadine. Venezia, Gio. Antonio Perlini, 1802. In 8.vo.

Si stamparono nell'anno medesimo anche in Milano; ma edizione più corretta è quella della Collezione de' Poeti in Dialetto veneziano, ch'ebbe una ristampa,

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