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dall'antico francese dal doge Andrea Gritti. Abbíamo qualche libro di Lettere capricciose scritte da Andrea Calmo surriferito e da Vicenzo Bellando, nè qui tralascio di ricordare anche quella Novella del Boccaccio, il Re di Cipri, che nel Dialetto nostro, ed in quello delle altre contrade italiane ha inserito il Salviati ne' suoi Avvertimenti.

Non è mio proponimento di parlare di opere che giacciono manoscritte; ma per la sterminata loro mole dimenticare, non voglio i Diarii di Marino Sanuto figlio di Leonardo, che in cinquant'otto volumi in foglio stanno in copia nella Marciana. L'Opera che di quest'Autore si legge nel Rerum Italicarum Soriptores ec. è stata dall'editore ridotta a lezione italiana; ma ne' Diarii suddetti la lingua e lo stile sono in quel rozzo italiano che più veramente s'accosta al veneziano vernacolo. Qualche

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