Grande della Signorìa di Venezia dice d'averlo composto in lingua gresesca talianaa.
——— dello stesso, Manoli Blessi sopra la presa de Margaritin. Con un dialogo piacevole di un Greco et di un Fachino. In Venetia, Andrea Muschio, 1571. In 4.to.
Raro Opuscoletto di 4 sole carte, in cui il Greco parla il suo corrotto dialetto, ed il Facchino parla il bergamasco.
Avendo qui registrate le Poesie che Antonio Molino veneziano pubblicò nel corrotto linguaggio grechesco-veneto, è opportuno il notare che anche prima del Molino altri due Poemetti scritti in un dialetto parlato in Venezia da' Dalmatini e dagli Schiavoni s'erano pubblicati colle stampe; cioè:
Libero (libro) del Rado stizuso. Stampato in Venetia per maistro Bernardino de Vitali Venetiano MDXXXIII In 4. figur.
Libero (Libro) de le uendete che fese i fioli de Rado Stixoso ec. In 4. Nell'ultima Carta del primo Poemetto si leggono versi latino-italiani in lode d'un Ioannes paulauichius; e nel frontispizio del secondo Poemetto sono rappresentati i figli di Rado stizzoso in una figura in legno.