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volume: additare al lettore come la poesia dialettale sia da molti anni studiata e coltivata con amore a Trieste; — fargli notare quanto italiano sia in tutte le sue sfumature il vernacolo della nostra Città e quanto italiani lo spirito e il sentimento di chi lo parla; far rilevare, non senza un certo senso di legittimo orgoglio, fatto di amore alla patria ed alla nostra nazionalità italiana, come nel vasto e olezzante giardino della letteratura poetica dialettale, anche Trieste abbia gettato semi fecondi e abbia veduto germogliare i suoi fiori.

E alla piccola musa vernacola, umile ma gentile come la violetta mammola dei prati, vorremmo dire anche noi ciò che il poeta veneziano Maffeo Veniero scriveva nel secolo decimosesto alla sua Strazzosa:

     Va pur cussì che sta umiltà te inalza;
     Va povereta! altiera
     Cussì coi piè per tera,
     Che ti è pi bela quanto pi descalza!


GIULIO PIAZZA.


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