Nato a Trieste il 27 d'agosto 1836, morto il 31 decembre 1895. È ritenuto, a ragione, il migliore poeta dialettale triestino. Incominciò a pubblicare nel 1875. La sua prima raccolta di versi si intitolava Rime in dialetto veneto (tip. Appollonio e Caprin), e in essa egli non si curò di scindere i versi scritti in dialetto istriano da quelli in vernacolo triestino. E diceva, anzi, nella premessa:
Sentirè che nol parla venezian
Perchè a San Marco no'l ghe xe mai stà;
Ma un poco de vernacolo istrian
In brazzo de la nena l'à imparà.
Ma più tardi, accortosi forse che anche il moderno vernacolo triestino ha un carattere proprio, una fisonomia speciale che lo distingue dalla parlata veneziana e dalla istriana, fece una suddivisione fra versi istriani e versi triestini, e ciò giovandosi con molta pazienza ed accuratezza, come era sua consuetudine, di vocabolari e anche di consultazioni orali a vecchi