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sproni) Oh! Del'altra zente che vien de suso! Ma cossa xela una matinata da gite in montagna, questa? E anca la... cavalaria ghe xe?


SCENA VI.ª
detti, Alessandra, Gilda, Tenente Vildi.

Alessandra. (cinquantenne, aria sempre affaccendata, precedendo il tenente, cerimoniosa) Eco, Signor... uficial, ci siamo arivati. Adesso la mia filiUola ci mostrerà ogni cosa.

Orazio. (piano) Ostrega, un ufizial! (Alzandosi) Qua bisogna meterse in atenti. (fa il saluto militare e rimane ritto in posizione)

Tenente. (elegante, sorridente, parla in fretta agitando il frustino) Ah! benissimo. La salita è piuttosto sensibile e complicata, ma la posizione è ottima. (Avanzando disinvolto) Vediamo, vediamo che cosa si può fare... (Scherzoso, indicando la tavola) Qui, intanto, c'è una bella tavola... per delle magnifiche cene!

Alessandra. Oh! già certo... Noi veramente non ci abbiamo mai pensato!

Gilda. Mi dispiace che c'è un po' di disordine...

Tenente. Eh, non importa! Riordineremo, aggiusteremo, combineremo...

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