Al mar da Lio a premando alla riva
1557
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Edission original: |
Andrea Calmo, Le bizzarre, faconde, et ingeniose rime pescatorie, Nelle quali si contengono Sonetti, Stanze, Capitoli, Madrigali, Epitafij, Disperate, e Canzoni. Et il Commento di due Sonetti del Petrarca, in antiqua materna lingua, In Vinegia, appresso Iseppo Foresto, 1557 |
Fonte: |
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Al mar da Lio a premando alla riva,
Donde rote dal vento pianze l'onde,
Subito viti quelle carne monde,
Che'l dì, e la notte fa che per lie scriva.
Amor che drento al mio corpo bogiva,
Mille travagi per le drece bionde,
Me spense in tun canal, che i pessi sconde,
Cascando a mo una bestia meza viva.
E asiando mi solo pur tasiti,
A benche da vergogna vini rosso,
Considerando la mia trista sorte.
Megio che pussi al sol e me fughiti,
Tremando da paura infin a l'osso.
Chiamando al mio secorso morte morte.