La fondazion di Venezia/Azione quarta

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Qualità del testo: sto testo el xe conpleto, ma el gà ancora da vegner rileto.

 Edission original:   

"Tutte le opere" di Carlo Goldoni; a cura di Giuseppe Ortolani;
volume 10, seconda edizione; collezione: I classici Mondadori; A. Mondadori editore; Milano, 1955

 Fonte:

http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm

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AZIONE QUARTA

Arrivano a suono di strumenti giulivi due schifi, da' quali sbarcano ADRASTO, LISAURA, ORONTE, con molti Cavalieri.

ADR.
Compagni, eccoci al fine
Sulle felici sponde
Ove alberga la pace ed il riposo;
Qui, scortati da quella
Diva e donna del mar, ch'Adria s'appella,
Lungi dallo furor dell'empio Marte,
Vivrem sicuri, in solitaria parte.
ORON.
Oh come spira più soave e pura
L'aria in sì bel contorno! oh come lieta,
Come umile del mar la placid'onda
E parte, e torna a ribaciar la sponda!
LIS.
Sian grazie ai Numi eterni,
Posso pur una volta
Amar senza temer; diletto Oronte,
Qui dove in mezzo all'acque
Non penetra l'invidia, ira non giunge,
Potranno i nostri cori
Goder sicuri i fortunati amori.

Zeffiretto che placido spira,
A goder le fresc'aure ne invita;
L'onda stessa il riposo ne addita,
Dibattendo leggiera nel mar.
Qui dell'armi lo strepito tace,
Qui godremo sicura la pace,
Né spavento potralla turbar.

ADR.
Ecco che a noi sen viene
Un che all'incolte vesti
Sembra un di questi abitator felici.

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