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Ute nella frase: L'è bela, ma ute soldi stemo mal, è bella ma quanto a denari stiam male.

V — Versór: vómere, aratro.

Vivotár: vivacchiare, campucchiare.

Velada, specie di giacca lunga, vestito d'occasione, una specie di redingote: el va in velada, va ben vestito, di riguardo.

Vinçenso nel detto popolare: La rosaria de sior Vinçenso (la novella, la storia dello Stento) che la dura tanto tempo, che mai no la se destriga, vutu che te la conta o che te la diga.... — L’è la rosaria del sior Vinçenso, per dirla toscanamente: È la canzone dell'uccellino.

Volatera: spolvero. La farina che nel macinare vola via e rimane attaccata ai muri.


Il Maestro può nella Scuola aggiungere quelle parole e frasi ch'egli sa più in uso nel luogo ove insegna; può farle scrivere spiegando la parola e la frase indicandole nel corrispondente italiano.



Domandiamo vénia al cortese lettere delle sviste e delle lacune inevitabili in una Antologia o Raccolta più di sintesi che di analisi, e di storia ed usi e costumi locali. Soltanto preghiamo notare la seguente troppo breve (al resto sopperisce il proto):

Errata corrige


a pag. 14 Piazza, che è italiano, sostituire il veronese: Piassa.

» » 17 Nella nota: Ceriotto, manca l'asterisco, e deve leggersi: «...È uno dei cultori» e poi dopo semplicemente: «della poesia veronese». L'accenno alla prosa di Faville va detto pel Comitato Antiblasfemo veronese: e così le parole antecedenti non suónano «graduatoria» qui assolutamente per tutti esclusa. Tutti i collaboratori della Antol. Vernàcola hanno meriti uguali e, pel raccoglitore, uguali benemerenze. Qui, dunque, preferenze nessuna: ragioni di studio per tutti; e a tutti grazie!

» » 25 Stanco, correggi: straco.

» » 41 Paruche, correggi: sete e parucche.

» » 43 «La me casa de campagna» è tolta da «L'Album de Nina» che porta la data del 1911 ed appartiene alle prime poesie giovanili di Sandro Baganzani: l'accenno alla imitazione carducciana è per la Scuola, non certamente per senso di critica. E devonsi correggere le sviste del proto ove è da sostituire «casa vecia» a casa mia; e «fra le strasse» a: senza strasse. Ne chiediamo venia al lettore e più all'autore, che lasciata la poesia vernacola si è messo per le vie più luminose d'arte italica, come nei bellissimi versi della «Zampogna» e nelle susseguenti produzioni letterarie fino all'ultimo volume lodatissimo edito dal Mondadori «Senzanome». Per questo non abbiam citato in nota (come si voleva) gli altri versi intitolati «La villa» e che Vittorio Betteloni chiama poema breve:

Sempre che a questo mite colle io torni
e di mia vecchia gente a l'umil villa»....

» » 74 In fine della Scena o dialogo di V. Raffaldi, il proto non aggiunse all'ultima parola.... «mentre», il necessario finale, «CALA LA TELA».

» » 80 Il lettore accanto al bei versi «Madonnina blu» metta il nome dell'Autore ben noto, e a noi carissimo, di RENATO SIMONI.

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