Poesie veneziane del conte Francesco Cestari/Marchesa

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Qualità del testo: sto testo el xe conpleto, ma el gà ancora da vegner rileto.
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MARCHESA


Godendo le primizie il privilegio esclusivo di poter essere offerte anche immature, mi lusingo che non isdegnerete di accettare i primi frutti da me raccolti alle falde dell'Elicona. E a chi se non a Voi dedicare io doveva la presente raccoltina di Poesie, scritte in un dialetto [p. 4 modifica]nato per meritarsi il sorriso delle Grazie sotto il cielo italiano? Questo dialetto, oltre d'essere il vostro, tanto vi fu caro e vi piacque, che in tutto il lungo spazio di tempo che da Venezia mancate, costantemente, e con tutta l'eleganza s'intese da Voi parlare. Ma sento dirmi all'orecchio (da chi certo non vi conosce) „come puoi offrire alla signora Marchesa Teresa Archetti Cauzzi, di cui hai l'onore di essere parente, delle Poesie nelle quali particolarmente fai pompa dei sentimenti che ispirati ti vennero da Nina?” Miserabile! L'anima sempre giovane della Marchesa, le somme di Lei prerogative, ed il suo cuore, non presentano forse il perfetto ritratto animato della Nina ch'io adoro? Ah! sì, celebrando i pregi di Nina celebro i vostri; adorando quell'anima e quel cuore, contemplo [p. 5 modifica]l'anima ed il cuor vostro, ed in fine nel ritratto sì fisico che morale di Nina, il vostro vi presento, quando vogliate rammentarvi quei tempi nei quali formavate l'incanto e la delizia delle più nobili e brillanti società di Venezia, di Milano, e di Vienna.




Umiliss. Devotiss. Ossequiosiss.

Servitore e Cugino

FRANCESCO CESTARI

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